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I principali tipi di ceramica

Scegliere il materiale adatto per rivestimenti di pareti e pavimenti non è sempre facile.

La vastità di proposte sul mercato è così ampia che è necessario partire dall’origine, ovvero dalla classificazione dei materiali di finitura che permette di conoscere oltre agli effetti estetici anche resa e funzionalità.

Si distinguono dunque:
· Materiali lapidei (marmi, graniti)
· Materiali ceramici (piastrelle ceramiche, laterizi)
· Materiali leganti (intonaci, massetti)
· Materiali compositi (conglomerati con frammenti di roccia)
· Materiali polimerici (vinile, linoleum, gomma, tappezzeria)
· Materiali organici di natura vegetale o animale (legno, sughero, carta da parati, tessuti)
· Materiali metallici.

Tra questi, la piastrella di ceramica si distingue grazie alle caratteristiche di forza, bellezza, resistenza, tecnologia e design che ne fanno un supporto su cui poter riprodurre qualsiasi decoro, colore o tessitura.

Le tipologie di piastrelle variano a seconda del tipo di impasto e delle tecniche di lavorazione. Queste le principali:

· Il clinker: smaltato, non smaltato o vetrificato, è caratterizzato da una struttura compatta e da buone caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, agli agenti atmosferici e all’usura che lo rendono adatto a qualsiasi tipo di pavimentazione o rivestimento.

· La bicottura: sostituto di quella che un tempo era la maiolica ma con caratteristiche e prestazioni più elevate. Le piastrelle ottenute tramite doppia cottura, sono particolarmente brillanti ma delicate e quindi utilizzate soprattutto per rivestimenti a parete.

· Il cotto: prodotto di pregio, amato per il suo colore caldo, impiegato, in quanto resistente, per pavimentazioni interne ed esterne. Caratterizzato da formati di grandi dimensioni e noto anche come cotto fiorentino, toscano o rustico.

· Il gres porcellanato: ottime caratteristiche meccaniche, basso livello di assorbimento dell’acqua. Lucido o opaco, può essere impiegato anche come rivestimento sia per interni che per esterni

· La monocottura: cottura simultanea di supporto e smalto superficiale; dà origine ad un corpo omogeneo che conferisce al prodotto alta capacità di resistenza meccanica ad urti, abrasioni e flessioni. Il prodotto varia a seconda delle argille impiegate per il supporto; se sono esenti da ferro si ottiene la monocottura a pasta bianca o chiara dal supporto grigio chiaro o beige, se contengono ossidi di ferro si ottiene la monocottura a pasta rossa. In base al dosaggio dei componenti le piastrelle possono diventare greificate o porose e quindi adatte alle pavimentazioni esterne o interne

· Il cottoforte: prodotto realizzato tramite bicottura e poi trattato con smalto coprente con buona resistenza meccanica che lo rende adatto ad ogni tipo di pavimentazione.